Cloe

[Orazio, Odi, Libro 1, 23]

 
 

Tu, o Cloe, mi eviti come una cerbiatta
che cerca spaventata la madre
per monti impervi, temendo
ogni alito di vento e le insidie della selva.
 

Infatti sia che la primavera ancora tenera
faccia increspare le foglie sia che le verdi
lucertole abbiano scosso il rovo,
trema e nel cuore e nelle ginocchia.
 

Eppure io non ti inseguo per sbranarti
come una tigre spietata o un leone getulo!
Smetti dunque di stare attaccata a tua madre,
tu che sei matura per l’amore.
 


 

Libero adattamento dal latino
Immagine: Silvia Valenti, Cloe, matita su carta,
cm 60 x 40, 2011