Le Metamorfosi di Patrizia Panteni

 
 

Paradossali le Metamorfosi di Patrizia Panteni. Rappresentano l’isterilimento di una natura fiaccata da eventi ineluttabili, la fossilizzazione quasi, da assenza di linfa, la cronaca di una morte compresa nello stesso essere delle cose destinate solo a estinguersi, se il gioco delle parti si esaurisse lì, in quegli stecchi esili, che sembrano la cassa toracica di qualche specie estinta. La nullificazione invece avviene tra dune che potrebbero essere i seni turgidi, gonfi di latte della Gran Madre, preposta alla Rigenerazione del tutto con i suoi trucchi materici di organismi comuni narranti l’arsura della negazione. Metafore dell’esistere, dunque, queste invenzioni, per adeguazione piena alle sua sostanza altalenante tra opposti inconciliabili nell’ordine comune. Così le volute sembrano evadere dalla campitura dell’opera e definiscono la loro ferma volontà di durare, mentre gli scheletri vegetali ne forzano la densità, oppure la intaccano rigidi, o la infestano in una sorta di parassitosi, fagocitati però da morbide energie appassionate. Qui, nei contenitori virtuali di ogni possibile mutazione, le strutture cromatiche si ammantano di una tragica luminosità svariante dallo scarlatto agli aranciati intensi, al bruno di un vigore sotterraneo che parla di nuove origini e del loro travalicare il vuoto di ogni intermittenza. Una pittura pertanto, questa di Patrizia Panteni, espressione di dimensioni spaziali autosignificanti a livello simbolico. Una pittura che distilla e concentra il dramma del corporeo nel solido dei residui avvizziti, e suggella la messinscena del fluido nel colore che scivola via. Perdendo vita, oppure offrendo vita diversa. Di squisita sensibilità nell’atto dell’intuizione l’artista, dunque, poiché coniuga concrezioni figurative con masse nucleari di essenzialità purissima. Come lettura traslata del mondo in cui viviamo e che l’ispirazione penetra per accostamenti analogici, decodificandone i messaggi.



Irene Navarra / Quaderni di critica / Artemisia Eventi Arte / Patrizia Panteni /
19 agosto 2012


Contributo critico pubblicato in "Voce Isontina" del 20 ottobre 2012











Le immagini raffigurano alcuni dei dipinti esposti nella Mostra METAFORE / Espressioni artistiche del territorio, aperta al pubblico dal 5 ottobre 2012 al 5 dicembre 2012 nelle sale dell’Europalace Hotel di Monfalcone (Gorizia). Orario continuato.