biscotti al malto fiore per un mondo migliore di Laura Sandi

 
 
Il titolo ti chiama, ti avvolge in una copertina calda che sa d’infanzia. Prendi il libro tra le mani, lo giri e lo rigiri come Calvino insegna, possibilmente lo annusi, come faccio io. Per sentire nel profumo della carta (perché no!) l’aroma fragrante dei biscotti appena sfornati. E’ un libro che induce in tentazione, ti dici subito. Un libro che plasma concretezza. Poi lo apri e inizi a leggere. L’incipit è patinato. Tutto in più bello che avessi mai visto. C’è una nursery, culle di plastica trasparente, ci sono donne e uomini bellissimi, ci sono biscotti perfettamente tondi e arancione che gli -issimi gustano mentre una musichetta facile facile intona il suo accompagnamento a un testo facile facile: biscotti al malto fiore per un mondo migliore. Magnifico mondo per un neonato. C’è da stare sicuri. Il Truman Show, ho pensato subito. In apertura almeno. Al posto di Jim Carey, una lattante. Finzione o realtà?, quindi, ti chiedi. Finzione, decidi subito. E quell’Invece mi sbagliavo della voce narrante poche pagine dopo te lo butta in faccia. Con la legge del contrasto che viene da voci brusche e aspetti sfatti sciatti spettinati, finestrefinte-fondalidiscena che vengono arrotolate e legate con spaghi, -issimi che sbadigliano come foche e fumano rendendo acre l’aria per la protagonista, la creatura di pochi mesi catapultata così, di colpo, dal paradiso al… se non all’inferno, almeno a un purgatorio tutto terreno in cui una tata solida e bionda può minacciare di venderti agli zingari se parlerai. Perciò l’infante attorno a cui si agitano questi attori un po’ bianchi un po’ neri, illusa e disillusa in un amen, non può fare altro che realizzare il suo assenso. All’inizio dunque. Poi, nel volgere di due capitoli, si annunciano le motivazioni della ricerca di una filosofia di vita all’insegna del paradossale contemplare/agire. Sin dalla culla. E ciò attraverso la riflessione della prima attrice: Leda, motore teneramente ironico dell'intreccio e centro di equilibrio/disequilibrio di ogni situazione. Fino allo scioglimento. A cui il lettore arriva con i sensi all’erta per captare tutte, ma proprio tutte le sfumature di questo straordinario romanzo.
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Irene Navarra / Quaderni di critica / Artemisia Eventi Letteratura / Laura Sandi /
8 novembre 2009 (Tra_Inganni / Festa della Cultura goriziana)