Il valore vastodevastante

Negando Socrate



Nella gara per il sapere il dubbio non c’entra. Socrate ha illuso interminabili categorie generazionali.
Se dubitiamo allora del valore del dubbio, riusciremo a capire che la terra è un impasto putrido / il cielo si tiene lontano / dio anche di più / gli occhi all'insù cercano solo la luna. Inarrivabile però.

La luna…, diva arrogante vestita a perle.

Nella nuova Babele ricca di frastuono le lingue, ormai eunuche, non possono raccontare nulla / le preghiere sono riti senza senso / la luna è sorda né purifica con i suoi raggi.
Là ci consumiamo in noi imbrattati di sangue e fango. Estinti in tentativi millenari di catarsi.
Per convinzione di non sapere.
Amen.


Lei pende nella notte incoronata di brillanti cosmici.
La diaccia di metà novembre le regala un manto.
Lontanissima, innocente, chiara, luminescente.