Me l'hanno detto i libri

Me l’hanno detto i libri della scienza:

“Il metodo adattivo paga sempre
alla sopravvivenza della specie”,

ma mi dimostra il suo contrario
il corpo che parabola in discesa
e cambia la sua grana
improrogabilmente.


Un modo per durare? Trasformarsi in qualcos’altro da sé. Sasso o corteccia che sia. Diventare cioè un ente che duri per molto molto tempo. Senza per questo, però, pretendere l’immortalità. Soltanto la durata. Relativa naturalmente, ma pur sempre più assoluta della nostra.
La scienza ci insegna l’adattamento come criterio di sopravvivenza.
Oh, certo! E’ un metodo eccellente. A patto che si riesca a radicare allo stesso modo di un albero.
Esseri mutanti nel desiderio, ci illudiamo di avere poteri incredibili da superumani specialissimi, e invece paraboliamo rotolando dai nostri vertici, declinando, accartocciandoci, diventando polvere.
La meta, allora, sta forse nel preimpostato decadere fino a farsi espansione infinita di cellule di niente?